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Momenti inconsapevoli di trascurata assurdità. Come dimostrare che è giusto che finisca il mondo

gennaio 30, 2012

[…] Siete una decina, fiduciosi ed entusiasti per questa opportunità. Le sedie sono scomode ma qualcuno ha avuto la fortuna di prenotarsi le uniche due morbidissime poltrone. A voi non interessa, l’arte è sofferenza, la creatività nasce nel disagio e vi piace ricordarvelo per giustificare il culo addormentato. Avete davanti un tale che ha pubblicato per Einaudi, per Bompiani, Feltrinelli… uno che ne sa tante, uno che avrebbe i capelli bianchi, se solo li avesse.
E voi avete la possibilità di parlare di tecnica, stile, del dialogo, di editoria, di ambientazioni, di linguaggi, di autori…
Potreste chiedere suggerimenti, routine, trucchi, imbrogli, bassezze, colpi da maestro…
Potreste sfruttare il momento e la disponibilità per sapere come, sapere quando, quanto e perchè…
Invece, dal fondo dell’aula, da uno di quelli poltronati, sarà colpa dell’agio, giunge una voce che chiede, come se parlasse ormai di “uno di noi”:

“Ugo, si dai, Ugo Cornia, adesso è fidanzato?” […]

(Momenti inconsapevoli di trascurata assurdità. pag. 12)

[Giulio Cesare Croci nasce a San Giovanni in Persiceto (BO) da padre e da madre. La sua formazione è classica, da uno spermatozoo e da un ovulo via via fino ad oggi. Gli piace il cremino ma odia quando gli dicono che il “pistacchio sarebbe buonissimo, qui da noi, ma è finito”. Oggi vive, domani, chissà.]

Momenti inconsapevoli di trascurata assurdità. Come dimostrare che è giusto che finisca il mondo

gennaio 16, 2012

Annunciamo la prossima uscita di questo volumetto scritto dall’esordiente Giulio Cesare Croci e promosso con tanto entusiasmo da Tasso Edizioni.

Il Croci, con un occhio disincantato, freddo e lucido ci elenca, facendo il verso al buonismo e alla delicatezza di Francesco Piccolo e i suoi momenti di felicità, una serie di situazioni assurde che ci vedono partecipi o solo spettatori involontari e che, affrontate col senno di poi, ci dimostrano quanto l’estinzione sia l’unica via praticabile per l’uomo.

Un estratto:

… la platea è gremita e siete tutti pigiati sui gradoni di una specie di arena. Una serie di telecamere riprende un salotto dove alcuni soggetti che vi danno le spalle discutono animatamente, gli uni sugli altri, in una cacofonia incomprensibile. Un soggetto, tra voi e le telecamere, in piedi e a sua volta di spalle al salotto, vi osserva tutti e sembra quasi aspettarsi qualcosa da voi. Vi hanno detto, prima di trovarvi un posto a sedere, che lui è Damiano, “lo scaldapubblico”, il migliore su piazza. Vi hanno anche detto che se Damiano, un tale con la coda talmente tirata da fargli risaltare il naso, il pizzetto e una giacca arancione sgargiante da far rimpiangere il costumista di Fiorello al Karaoke, getta le mani al cielo, voi dovete alzarvi ed applaudire. Se Damiano è serio, dovete star seri. Sarà poi il regista a zoomare su quelli che avranno interpretato meglio il volere di Damiano.

Ad un certo punto viene annunciato l’ingresso di un certo Avv. Patanunzio, famosissimo ed esperto dell’argomento della puntata. Il migliore su piazza.

Io non l’ho mai sentito nominare, l’Avv. Patanunzio.

Damiano scatta e si dimena come se una tarantola gli avesse pizzicato i maroni e il pubblico copia, appaude, incita l’ingresso dell’Avv Patanunzio che si siede e ringrazia.

Una ragazza poi gli farà anche una domanda, molto compita, molto interessata, molto mirata, quasi lo incastrava. Lei si vede che lo conosce l’Avv. Patanunzio.

Finisce, adesso c’è il meritato panino.

Damiano si arrabbia con l’ala destra della platea che secondo lui non ha applaudito a sufficienza ma con sufficienza. La prossima puntata si parlerà del cerbiatto, presente l’esperto Etologo Castrovillari. “Dai, quello con la barba bianca, vecchio vecchio, grassoccio…”

Bho, Damiamo mi dirà lui cosa devo fare. Comunque ha ragione, non sono scattati al segnale, quelli di destra… dilettanti.

(Momenti inconsapevoli di trascurata assurdità.  pag. 25)

 

[Giulio Cesare Croci nasce a San Giovanni in Persiceto (BO) da padre e da madre. La sua formazione è classica, da uno spermatozoo e da un ovulo via via fino ad oggi. Gli piace il cremino ma odia quando gli dicono che il “pistacchio sarebbe buonissimo, qui da noi, ma è finito”. Oggi vive, domani, chissà.]

 

I migliori libri del 2011

dicembre 21, 2011

Il “sistema editoriale” in Italia ve lo spieghiamo meglio un’altra volta, ma vi assicuriamo che NON ESISTE nessuno strumento che indichi con esattezza (o plausibilità) il numero totale delle vendite in libreria. Discorso complesso.

Per questo, con onestà e professionalità, vi facciamo la nostra personalissima classifica dei 10 migliori libri che la redazione, tra circa un centinaio di opere edite, ha letto nell’anno 2011 .

[I libri indicati sono quasi tutti reperibili, ma non pubblicati per forza nell’arco dell’anno 2011. Secondo noi i libri vanno sedimentati, li si sceglie attraverso un percorso. Il resto è fanatismo. Poi ci piace pensare allo scrittore come ad un artista di una volta, la sua opera acquista valore nel tempo. Siamo fatti male]

“Prima di sparire” di Mauro Covacich
ed. Einaudi

“L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello” di Oliver Sacks
ed. Adelphi

“Le pratiche del disgusto” di Ugo Cornia
ed. Sellerio

“Ossessione” di Stephen King
ad. Bompiani

“Tutto quello che avremmo potuto essere io e te se non fossimo stati io e te” di Albert Espinosa
ed. Salani

“Baciami come uno sconosciuto” di Gene Wilder
Sagoma Editore

“Lla casta dei suicidi” di Lucian Dan Teodorovici
ed. Aisara

“Diario di un sopravvissuto” di Remo Remotti
ed. Einaudi

“L’amore contro” di Mauro Covacich
ed. Einaudi

“L’ultima estate in città” Di Gianfranco Calligarich
ed. Aragno

I 10 “Top moment” dell’anno 2011

dicembre 16, 2011

Se lo fa la Verasani, noi chi siamo, i figli della schifosa?
Non in ordine di importanza.
1) Cinema Lumiere – Bologna. L’attesissimo “Tree of Life” viene proiettato al contrario e se ne accorgono solo perché a fine primo tempo compaiono i titoli di coda
2) Marco Di Vaio riceve a Bologna il Nettuno d’Oro, quello che un tempo chiamavano “le chiavi della città”, poi lo riconsegna per la questione pass invalidi.
3) Nasce Tasso Edizioni
4) C’è una tizia in via San Felice (Bologna, lo so, siamo noiosi, ma è sempre meglio di Parma) che aspetta davanti ad una porta. Chi le chiede cosa aspetta, risponde che lei aspetta, capirete. Stiamo ancora aspettando di capire
5) Vasco Rossi ha un brutto male, ma non è vero che ce l’ha, però ce l’ha, finisce che ha una cosa strana però, nella convalescenza, da buon pensionato, si trova un hobbies e si mette a fare i “clippini”. Non sa neanche lui cosa fa. Né cosa ha.
6) Anche Guccini fa un concerto in piazza Maggiore poi sta male, fa una sosta, si regge nell’asta del microfono, gli tocca smettere. L’ultimo?
7) Sparisce uno, un certo Emanuele Rossano, dov’è Rossano? Dove l’han messo? Che fine ha fatto Rossano? Tutti si agitano per Rossano, lo incontra un tale per la strada, gli fa “Ehi Rossano, sa fet?” e lui “Soccia, a Bologna non ti puoi mai fare i cazzi tuoi che finisci subito sul Carlino..”
8) Sparisce anche Mike ma a Bologna non c’entriamo niente, questa volta
9) Muore Steve Jobs, muore Simoncelli, poi anche Gheddafi e Amy Winehouse, e pure Lamberto Sposini non è che si senta tanto bene, ma tutti ballano danza kuduro
10) Cade il ventennio Berlusconiano, arriva Monti, tutti si sarebbero lamentati comunque ma tanto c’è il filmato di Belen che succhia il calippo ad un tale che sembra Julio Iglesias

Buone nuove?

settembre 19, 2011

Il per-corso organizzato dalla nostra redazione ha trovato un editore più “serio”. Per questo, ogni ulteriore invio di materiale ci è vietato da un contrattone appena depositato. Ci scusiamo con chi ci ha dato fiducia e non potrà avere l’opera completa. Gli invieremo, sempre a titolo gratuito, copia cartacea.

Per-corso di scrittura creativa per chi sa già scrivere 2011-2012

settembre 15, 2011

La nostra casa editrice, come molte altre, illustri professionisti del settore, millantatori, nani e ballerine promuove per questo caldissimo autunno il

PRIMO PER-CORSO DI SCRITTURA CREATIVA PER CHI SA GIA’ SCRIVERE.

Il per-corso è COMPLETAMNETE GRATUITO e potete seguirlo direttamente da casa, al caldo o al freddo, come preferite, delle vostre abitazioni.

Ogni lezione, nove in totale, vi verrà recapita via mail, avrete 15  giorni di tempo tra un invio e l’altro per fare gli esercizi proposti, riinviarli alla redazione dove un tutor (io, nella fattispecie) vi seguirà e consiglierà passo passo fornendovi ogni delucidazione del caso. Se poi non volete mandare nulla, fa poi lo stesso.

Sembriamo dei cretini, abbiamo un modo di fare canzonatorio e irriverente, e il nostro percorso, come lo abbiamo volutamente chiamato, non vi permetterà assolutamente di diventare persone migliori.

Tanto meno degli scrittori migliori.

Se poi, però, per sfiga o per fortuna, dovessimo riuscire a dirvi qualcosa che possa anche aiutarvi, citateci nei vostri libri, metteteci nei ringraziamenti, chiedeteci l’amicizia su facebook.

Il programma:

Lezione 1 –     “A scuola ero quello che sbagliava di meno i congiuntivi e tutti mi dicevano che dovevo fare lo scrittore” Come uscire da una condanna e passare da lettore (si spera) a scrittore, senza vergognarsi di metterlo nel curriculum (anche per poeti). Suggerimenti di lettura da Giuseppe Culicchia

Lezione 2 –      “Se non avessi 16 ore di filmino e 7426 foto da farti vedere, delle mie ferie ci si dovrebbe scrivere un romanzo!!” Come riuscire ad accattivare il pubblico raccontando le vostre futilità, i vostri divertentissimi episodi di noia e banalità senza che il pubblico si accorga che lo state annoiando. Suggerimenti di lettura da Paolo Nori

Lezione 3 –      “La cassetta degli attrezzi è ben fornita?”

Come scoprire che, purtroppo, per scrivere bastano una sedia e una macchina da scrivere. Suggerimenti di lettura da Fabio Volo

Lezione 4 –      “Adoro quello scrittore, mi è entrato nella testa e non riesco a non imitarlo”

Selezionare i modelli. Se proprio devo “citare”, meglio citare da quelli bravi o da quelli meno permalosi. Tutto è un riciclo, non pensate di essere originali dopo oltre 4000 anni di storia dell’uomo. Originali sono solo le cozze con la nutella. Suggerimenti di lettura da Chuck Palahniuk

Lezione 5 –      “Vorrei raccontare di un mio viaggio in Patagonia, solo che non ci sono mai stato”

Come raccogliere informazioni sull’ambientazione, in modo credibile, facendo passare al pubblico una squattrinata vacanza a Gatteo Mare per un’esperienza alla Che Guevara nel sud dell’Argentina. Suggerimenti di lettura da Paolo Paci

Lezione 6 –      “Parla come un libro stampato!” Il dialogo. Imparare che i libri son tutti stampati ma non tutti i dialoghi meritano di finirci dentro. Suggerimenti di lettura da Agota Kristof

Lezione 7 –      “… è la collana per chi ama il fruscio della carta che si schiude sprigionando fragranza, per chi legge qualche pagina prima di dormire, per riconciliarsi col sonno,  per chi viaggia,  per chi sa leggere, per chi sa pagare un libro.”

Come e perché inviare materiale alle case editrici, e a quali, divincolandosi tra gli obblighi di conoscenza dello scrittore (a Fanucci non manderei mai un romanzo dell’amore, per dire) e le deficienze delle case editrici. Suggerimenti di lettura da Oliver Sacks

Lezione 8 –      “Ma come faccio a far finire il mio manoscritto sulla scrivania giusta? Dai, ci siamo capiti…” Astuzie per farla in barba a quelli bravi, scorrettezze, aiutini da quiz televisivo, tutto quello che può servire ad un ambizioso ma scarsamente talentuoso autore che vuole sfondare in un mondo dove, ahi noi, c’è spazio per tutti. Suggerimenti di lettura da Frank J. Abbagnale

Lezione 9 –      “Non riesco a venire alla tua presentazione perché questa settimana sono dalla Bignardi, poi ho dovuto rifiutare un invito allo Strega perché mi tocca andare a Stoccolma per il Nobel..”. Come gestire la fama, il successo, i contratti milionari, la pagina face book schivando i bavosi, le conigliette di playboy che nelle interviste diranno che siete il loro autore preferito e rimanere comunque i ragazzi che andavano alla Mambo a scroccare un abbondante buffet durante l’aperitivo. Suggerimenti di lettura da Antonio Cassano

Contattateci via mail “tasso.edizioni@gmail.com” per ricevere le lezioni.

Il nuovo logo (che poi è il logo e basta, prima mica lo avevamo)

agosto 21, 2011

A termine del lungo ed estenuante concorso che ha visto protagoniste ben 11 soluzioni, 11 autori, 11 geni della grafica vettoriale e pennarellizzata, riportiamo qui di seguito la classifica finale ma annunciamo che quello che vedete qui di sopra sarà il logo che vestiremo per tutta questa stagione autunno-inverno e forse anche primavera.

Ringraziamo quindi tutti gli autori ma soprattutto il caro VALLETTA GIANLUCA che ci ha spennarellato questa soluzione (abbiamo anche quella vettorilizzata, tranquilli).

la classifica (i relativi loghi li potete visionare sulla nostra pagina FB se siete amici se no, diventatelo)

11 posto per Finelli con ZERO voti
9 posto ex aequo per Croce e Manfredi Damasco entrambi con 2 voti
7 posto ex aequo per Ernest Virgola e Fabio Casagrande Napolin con 4 voti
5 posto ex aequo per Patrizia Cocc e Mattia Reali con 5 voti
4 posto per un anonimo con 6 voti
3 posto per Francesca Bazzurro con 10 voti
2 posto per Giulio D’Antona con 12 voti

vince il logo del signor Gianluca Valletta con 15 voti.

Anche se Traccia Menti (illustre critico del FB) non sarà d’accordo, riteniamo che il mini successo di questa mini iniziativa per la nostra mini casa editrice che, in quanto tale, non si può permettere di pagare il lavoro di nessuno, nemmeno il proprio, sia stato valido ed efficace.
A noi i loghi storici, ma validi a detta degli esperti, i loghi delle case editrici di una volta, la M per Mondadori, la F per Feltrinelli, la P di Piemme, poi, pensate, la E degli ultimi Einaudi, tutta questa fantasia al potere, ci ha un po’ stufato.

Ringraziamo tutti i partecipanti, i votanti, gli appassionati, i suggeritori, i demolitori, AI e Borgo Venusio (MT).

Il logo vincitore sarà la nuova etichetta della nostra casa, ma tutti gli altri verranno comunque inseriti nel primo numero del nostro progetto editoriale prossimamente nelle migliori edicole.
Ma anche nelle edicole di merda.
Speriamo.

 

 

Chi ci scrive uno di questi?

luglio 26, 2011

A noi piacerebbe ricevere storie del genere, ma anche altre.. vedete un po’ voi.

Il complotto della tinta color pece: muore Sabani, muore Reitano, Little Toni non è che stia benissimo e anche Smaila trema.. tutti si fornivano dallo stesso produttore di tinte per capelli. Sapete qualcosa?

Chi c’era quella volta in osteria a far affari col Guccini che era così incazzato che disse “compagni il gioco si fa peso e tetro, comprate il mio didietro, io lo vendo per poco!” ? Silvia ha poi capito che Luca, quello che teneva la stessa maglietta sette giorni su sette, poteva solo bucarsi ancora poi ancora?

Secondo voi “mi fiderò di te / quando anche tu ti fiderai di me / ma chi dei due inizia per primo” è uno stallo esistenziale sul quale ce ne sarebbe da dire? E quanti son d’accordo col Castoldi quando lui avrebbe ” potuto fare l’ingegnere chimico / o semplicemente terminare gli studi / sarei riuscito a costruirmi la casa / invece cosi’ mi devo fidare “?

Chi racconta di aver usato la scusa “Lo so di aver tradito / Ma tradire poi cos’è? / Non credo nel peccato, amore mio / Perché non credo in Dio” e di aver riconquistato la sua “amata”? Chi ci parla di cosa ha combinato Ruggeri quando dice “aria un po’ viziata / quella finestra andrebbe spalancata”?

Quando ero piccolo credevo che Mogol, il paroliere, quello li che scriveva le canzoni per Battisti, avesse a che fare con le Giovani Marmotte… avete da raccontarte aneddoti di questo genere?

In America, il grande bluesman Robert Jhonson fa il patto col diavolo, entra nel club dei 27 e scrive il capolavoro “crossroad”.. in Italia, Adelmo Fornaciari rinuncia all’uso del sapone, parcheggia il Landini e scrive “il grande Baboomba”.

Hai altre incredibili similitudini da suggerirci?

Ma Fabi che bar frequenta se dice che lui “le parole che ti scrivo / non so dove l’ho comprate / di sicuro le ho cercate senza nessuna fretta /perché l’argento sai si beve / ma l’oro si aspetta” ?

E chi ha mai posseduto un motorino da 10 hP se non è un Puffo?

Perchè mai ci vuole il becco per “Per accontentarmi delle briciole / Concentrato e molto attento / Si, ma con la testa fra le nuvole ..” ma soprattutto “Capire i sentimenti quando nascono e quando muoiono”?? E cosa voleva dire esattamente “Ti hanno visto bere ad una fontana / che non ero io”?

l’ex bambino prodigio Freak Antoni affermava che “è meglio un figlio ladro che un figlio frocio”, Povia ci parla di miracoli della fede con “Luca era gay ma adesso sta con lei”. Se si fossero incontrati, Povia avrebbe risolto le preoccupazioni genitoriali del Freak?

Per quale motivo siete single? Per scrivere il romanzo che avete di dentro, perché usate un dopobarba che sa di pioggia, o perché le donne vi hanno maltrattato e perso

Ma se John Lennon non avesse incontrato Yoko Ono, sarebbe ancora vivo in India a sperimentare LSD e cannoni stratosferici? E’ vero che in realtà Paul Mccartney è morto perchè gli puzzavano i piedi e girava sempre scalzo?

Cristiano, solito andar per caraibi a cercare “gelati al cioccolato, dolci e un po’ salati” questa volta è stato “pelato” per davvero. Nell’ultimo viaggio della speranza a Cuba, infatti, è stato derubato di tutti i suoi averi tra i quali due cornetti portafortuna e la foto della mamma. Raccontateci secondo voi come è andata..

non portiamo sfiga come Masini o la Mia Martini (l’abbiam letto su yahoo answers). Anzi, scriveteci un bel racconto su uno che è sfigatissimo, fan sfegatato dei Phoo, per dire.. cambiamo la storia!

Vi piace una canzone? non vi piace? volete far morire la Margherita di Cocciante o la Gloria del Tozzi dal gran che vi stan sul cazzo? Ci volete spiegare chi è la Toffi del Vasco o come si fa ad essere così cerebrali da complicare il pane? Sapete che fine ha fatto quello di Berlino che si era perso a Bologna? Se sapete ste robe o molto altro, scrivetecelo..

Concorso dei loghi – vota il tuo preferito

luglio 19, 2011

Come avevamo annunciato qualche tempo fa, abbiamo lanciato la richiesta di un logo.

Sono giunti oggi i primi tre loghi che già riscuotono, chi più, chi meno, grande approvazione in redazione.

Continuate comunque ad inviarci la vostra idea di logo per una prestigiosissima casa editrice. Saremo riconoscenti, nel senso che se vi incrociamo per la strada, vi riconosceremo.

Ma veniamo al concorso:

Tanta simpatia e irriverenza per questo logo proposto da Giulio Cesare Croce, istrionico grafico / cantastorie della provincia di Bologna.

Ci chiediamo solo se il soggetto è autobiografico o si è avvalso di un glabro modello.


Questa invece è la fresca proposta di Gianluca Valletta, promettente designer marchigiano, che unisce un tratto preciso e semplice a linee sinuose e accattivanti (sembra una televendita)

La proposta di Finelli Giacomo, elettrauto di Rovigo, soluzione che definiremmo regale, classica, molto pacata ma efficace.

Patrizia Cocc, qualificatissima web designer Abruzzese, ci regala questa selezione di schizzi seppiati, graffiati, simpatici.

Anche il caro Mattia Reali da Milano ci invia questo suo tasso che cammina verso est, incontro al destino, al futuro, ad una nuova alba culturale

 

Francesca Bazzurro, dall’accademia di Brera in Milan, ci manda questa soluzione fumettata che richiama gli stili da strada e da blocchetto di appunti a fianco al telefono

 

Giulio D’Antona, creative writer col vizio per le scienze, ci invia la sua soluzione di classe

Votate il vostro preferito ma continuate ad inviarci nuove proposte!

Grazie agli artisti.

Introduzione

luglio 16, 2011

Il progetto sul quale stiamo lavorando, i famosi racconti musicali, ancora non ha visto la luce ma Umberto Ecco, un amico mio che ha un’edicola libreria tabacchi, ha pensato di scriverci già un’introduzione alla cieca. Ringraziando, ve la proponiamo ugualmente, anche se non sarà l’introduzione ufficiale perchè, secondo me, invoglia.

Introduzione all’almanacco dei racconti musicali (nome da definire)

C’era questa usanza, a casa mia, che se ti dovevano fare un regalo, fosse Natale o compleanno, venivano li da te e con una certa insistenza ti chiedevano Cosa vuoi di regalo che ormai bisogna comprarlo?

Poi, sistematicamente, dopo che ti era stata estorta questa preferenza, una cosa abbastanza imbarazzante se sei un bambino timido, il regalo che ti facevano era sempre un altro.

Una volta, nell’ascoltare una puntata di Quark vengo a sapere che han fatto degli esperimenti sui topi. Prendevano sti topi, li chiudevano in un labirinto poi gli facevan ascoltare tutto il giorno della musica classica.

Dopo qualche tempo avevano notato che i topi erano più veloci a fare il labirinto per arrivare al formaggio.

In pratica, ad ascoltare la musica classica, dicevano in televisione, si diventa più intelligenti.

Mi colpì così tanto questa cosa che, non so se fosse periodo del mio compleanno o Natale, quando arrivarono a farmi la solita domanda Cosa vuoi di regalo che ormai bisogna comprarlo? Io, sicuro più del solito anche perchè mi sembrava una cosa semplice, dissi Voglio la cassetta con le 4 stagioni di Vivaldi.

Rimasero sorpresi ma non dissero di no.

Mi regalarono il cd di Enrique Iglesias, neanche di Julio Inglesias ma di suo figlio, prima perchè le 4 stagioni di Vivaldi non l’avevano trovato, poi perchè il commesso del negozio aveva detto che ad un ragazzo della mia età sarebbe piaciuto molto di più Enrique Iglesias che era di moda.

Per di più era un CD, e a casa mia il lettore CD arrivò solo qualche anno dopo, un anno che avevo chiesto come regalo la bicicletta nuova.

Ecco, quando ho letto questo almanacco dei racconti musicali (nome da definire) mi son venute in mente due cose.

La prima, che per leggerlo non ho dovuto aspettare che mi chiedessero cosa volevo per regalo, perchè a leggere ho imparato a scuola. Ma tanto mi avrebbero preso una bicicletta.

La seconda, che sicuramente non sono diventato più intelligente, ma adesso sono decisamente alla moda.

Meglio di niente.

Umberto Ecco