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Introduzione

luglio 16, 2011

Il progetto sul quale stiamo lavorando, i famosi racconti musicali, ancora non ha visto la luce ma Umberto Ecco, un amico mio che ha un’edicola libreria tabacchi, ha pensato di scriverci già un’introduzione alla cieca. Ringraziando, ve la proponiamo ugualmente, anche se non sarà l’introduzione ufficiale perchè, secondo me, invoglia.

Introduzione all’almanacco dei racconti musicali (nome da definire)

C’era questa usanza, a casa mia, che se ti dovevano fare un regalo, fosse Natale o compleanno, venivano li da te e con una certa insistenza ti chiedevano Cosa vuoi di regalo che ormai bisogna comprarlo?

Poi, sistematicamente, dopo che ti era stata estorta questa preferenza, una cosa abbastanza imbarazzante se sei un bambino timido, il regalo che ti facevano era sempre un altro.

Una volta, nell’ascoltare una puntata di Quark vengo a sapere che han fatto degli esperimenti sui topi. Prendevano sti topi, li chiudevano in un labirinto poi gli facevan ascoltare tutto il giorno della musica classica.

Dopo qualche tempo avevano notato che i topi erano più veloci a fare il labirinto per arrivare al formaggio.

In pratica, ad ascoltare la musica classica, dicevano in televisione, si diventa più intelligenti.

Mi colpì così tanto questa cosa che, non so se fosse periodo del mio compleanno o Natale, quando arrivarono a farmi la solita domanda Cosa vuoi di regalo che ormai bisogna comprarlo? Io, sicuro più del solito anche perchè mi sembrava una cosa semplice, dissi Voglio la cassetta con le 4 stagioni di Vivaldi.

Rimasero sorpresi ma non dissero di no.

Mi regalarono il cd di Enrique Iglesias, neanche di Julio Inglesias ma di suo figlio, prima perchè le 4 stagioni di Vivaldi non l’avevano trovato, poi perchè il commesso del negozio aveva detto che ad un ragazzo della mia età sarebbe piaciuto molto di più Enrique Iglesias che era di moda.

Per di più era un CD, e a casa mia il lettore CD arrivò solo qualche anno dopo, un anno che avevo chiesto come regalo la bicicletta nuova.

Ecco, quando ho letto questo almanacco dei racconti musicali (nome da definire) mi son venute in mente due cose.

La prima, che per leggerlo non ho dovuto aspettare che mi chiedessero cosa volevo per regalo, perchè a leggere ho imparato a scuola. Ma tanto mi avrebbero preso una bicicletta.

La seconda, che sicuramente non sono diventato più intelligente, ma adesso sono decisamente alla moda.

Meglio di niente.

Umberto Ecco

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